giovedì 7 dicembre 2017

La magia del possibile


Tu la conosci la magia del possibile?

E' quando la monotonia delle giornate oscura il senso e la poesia e ti senti come un pallone da discoteca di giorno. 

Come?

Spento, triste, impolverato. Vedi la  sua buccia d'arancia, gli ammacconi e quanti anni ha. 
Le sue ferite all'improvviso hanno di nuovo peso. 

E' quando aumenta la distanza tra te e quegli sguardi che ti eri immaginata nitidamente. C'eri tu col tuo parka casual e la sciarpa per non sentire freddo, i capelli arricciati dallo shampoo fresco e il correttore a coprire le occhiaie. Il mascara risaltava gli occhi e c'avevi un sorrisone stampato sulla faccia durante tutti i chilometri verso casa. 
Persino i passaggi a livello avevi trovato tutti aperti...come per magia!
Non stavi guidando, ma volando.
Sì, era simile ai sogni, quando puoi liberamente prendere il volo sulle case e ti senti potente.

Era la magia del possibile quella?
Oh, sì.

E' quando ti arriva una buona notizia e c'hai voglia di dirla a tutti. A tutti, perchè quella è gioia vera: un megafono involontario non obbedisce più alla discrezione ma viaggia sopra le righe dell'emozione.
E' quando qualcuno ti sospira all'orecchio una parola semplice, ti sta facendo un grande regalo: quell'amico inaspettato ti sta svelando la verità, la verità perdio!

La verità...
Ti ricordi cosa ti ha detto? "Di te ci si può innamorare".
E senti l'emozione, il rischio, ma soprattutto la magia del possibile. 

Incredulo, come chi ha smesso di sognare e non ricorda più come si fa, proprio lì, in quei momenti, avrai certamente davanti l'occasione di vivere il possibile. 
E' tuo. Puoi scegliere quanto prenderne. 
Non è un miracolo, è solo un vaso scoperto. 
E' un orecchio teso finalmente verso la parte di te tenuta in un angolo, rannicchiata, piccola, traballante.

Come un bambino impaurito?
No, molto di più. Come un bambino capriccioso e ribelle. 

E' quanto di più vicino abbiamo al presente, a questo attimo. 
E' un'eco che può diventare frastuono, una linea spezzata che vuole essere cornice. 
E' luce, fiammella lenta ma che scotta come fuoco ardente.

Con questo gelo, come sarebbe?
E' lì, nei pressi del dolore che non vuoi nemmeno concederti ma ti sta logorando se non lo rendi alleato. Troppo forte, profondo, che nessuno capirebbe. Lo odi così tanto quel dolore...

Tranne oggi, oggi no. 
Oggi ha la meglio la magia del possibile.

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