Delle pressocchè infinite possibilità che composizioni e formule e molecole e contingenze potevano far risultare, alla fine lo scenario è proprio questo. Il mare blu. Come regnante su un trono altissimo, coronato dai mille e più luccichii dei riflessi del sole sullo specchio di acqua. Ai piedi un tappeto di sabbia non troppo farinosa e pietre non troppo grandi, non troppo ciottolose. La profondità quella sufficiente per elencare le molteplici sfumature dal cobalto al blu notte. Alla sua corte non anonime presenze, ma possenti montagne, non costruzioni e artifici, ma incastonature di storia perfette. Nello sforzo di trovare una ragione a cotanta bellezza, ho infine deciso di limitarmi ad accoglierla e, dovendo fornirne un'oggettiva presentazione, ho finito per riscoprirne i segreti più intimi. La mia terra, la mia casa, il mio habitus.
E' questo che succede quando qualcuno piomba nella tua vita all'improvviso: devi metterlo al tuo fianco. Non puoi aprirgli il passo, non ne godrebbe abbastanza, nè mandarlo avanti da solo, non saprebbe come muoversi. Sei tu che devi ripuntare lo sguardo, fare un passo indietro e ricominciare da ciò che ti si pone di fronte per quello che è. Nudo e crudo. Il vento ancora frizzante di inizio estate ci ha avvolto, il tempo si è nettamente appiattito, a tutto vantaggio dello spirito, ritrovato, rinato.
Nella mia terra si può camminare tanto e non stancarsi mai. Non avevo ricette segrete: è quello che avrei promesso avremmo fatto. Qui non ci sono le grandi opere architettoniche nè le tracce visibili di un passato glorioso: a scandire ogni metro quadro sono sprazzi di vita semplice. Oh sì, abbiamo persino intravisto un fossile una mattina, ma solo perchè ci siamo concesse il privilegio di andare a fondo alle cose. Le cose, le case, i volti: il sapore del quotidiano. Che di storia ce n'è a bizzeffe anche qui, ma la bellezza dico, la bellezza non ha a che fare con i fatti coniugati nel tempo. C'è qualcosa di intatto, qualcosa che tutto prescinde e che ne fornisce l'essenza. Questo posto è.
Io vorrei sollecitare, fatelo: prendete una persona con cui state bene e portatela nella vostra vita per un po'. E' l'esperienza più egoistica del mondo.
Già, perchè quando sarà finita, quando i ricordi ti sembreranno così riduttivi e proverai a rincorrerli per timore di perderne un pezzo, ti renderai conto che sei tu ad essere cambiato, sei tu che ora guardi con occhi nuovi ciò che prima ti sembrava assolutamente scontato, assolutamente un mare blu.