giovedì 6 settembre 2018

Costa un sacco chiamare Yesterday


A casa abbiamo una stanza poco vissuta, un mausoleo di cristalli e acari che vengono rimossi settimanalmente. E' noto come soggiorno: per una questione di spazi - tema ricorrente e figurativo della mia vita - è anche il luogo dove hanno trovato posto oggetti vintage. 

Come il telefono fisso bombato che per digitare i numeri devi girare la ruota col dito nell'apposito pertugio, come l'hi-fi che ci ha fatto compagnia negli anni duemila, come la Studio 42 che mi emoziona ogni qual volta batto i tasti (ho anche comprato le bobine nuove, si trova davvero tutto su Amazon). La luce arriva dal basso e, forse per questa ragione, l'atmosfera in soggiorno è diversa. Accanto alla scrivania dove per anni abbiamo tenuto il Computer (quando litigavamo ancora per poter fare a turno e giocare al Solitario), mia madre tiene la macchina da cucire. Non so se ne hanno inventate di nuove e più all'avanguardia, immagino di sì, ma la macchina da cucire - per bacco - sembra non avere tempo, non avere età. Ha uno sportello davanti che si apre e nasconde il marchingegno oleoso. E lì sta, accucciata, quando non è in uso, come una lumaca con la sua chiocciola. 


Se non serve, scompare. Se serve, rimette a posto le cose, insieme i pezzi, o le pezze sulle cose. Io non la so usare - figuriamoci - ma ho osservato spesso mia madre, concentrarsi per seguire la linea e a volte esclamare "camurria!" se qualcosa andava storto. 
Per quanto ne so, potrebbe anche essere una macchina del tempo, di quelle che le attivi e ti metti in contatto con il te di ieri o del 1998. 
Certamente gli direi: "Ciao me di ieri, stai tranquilla, non ti preoccupare, non è successo nulla di così grave però muovi il culo. Hai capito? MUOVI IL CULO SEMPRE. Anche se, ti avverto, ti abbonerai a Netflix e sarà difficile, però tu muovi il culo finché ti tocca e poi aspetta, sii paziente per un po'. Muovi il culo ma porta pazienza. Intesi?
E scommetti sul podio di Sanremo 2018.



E se perdi la patente o la carta d'identità, controlla sotto i mobili almeno tre volte. Vaffanculo almeno due volte la settimana e se incontri qualcuno di interessante, non fare come al solito che te la tiri un po'. Essere normali è bello, essere umani è bello".