Nella compilazione del profilo c'è sempre una parte facile, quella anagrafica, ovvero quella che raccoglie informazioni tue e solo tue ma che fondamentalmente e nella maggior parte dei casi non hai scelto per te stessa: il tuo nome, il tuo cognome, la tua data di nascita. Ci sei, esisti, hai persino una ubicazione nel vastissimo mondo terreno. Trovo che sia un grande punto di partenza, chi siamo è anzitutto un'occasione. Io sono Sofia, sono nata a maggio e vivo a Finale, che mi piaccia o no, il mio viaggio parte da qui.
Adesso viene il bello: nome utente, ovvero quella dicitura che scegli di avere per pubblicare qualcosa sul web. Non è semplice, perchè ti dovrà rappresentare, dovrà dire qualcosa di te, qualcosa non è tutto, ma se provi a farlo ti accorgerai che non puoi accontentarti di "Sofia925" o "cucciolotta" o "orsacchiotto" o "bambolina" dududadadà. Lasciate che siano le vostre madri o i vostri fidanzati e fidanzate o le vostre amiche di quando avevate 12 anni ad affibbiarvi quelle etichette. Io ho cercato di scegliere qualcosa che potesse riguardarmi oggi e sempre, che dica tutto senza dire niente, qualcosa che imito da qualcos'altro.
Ho scelto di chiamarmi "guerriero della luce"; non è altro che un personaggio letterario che non ha conformazione fisica ma è solo la metafora di ciascun uomo, creato da Paulo Coelho nel suo libro "Il manuale del guerriero della luce", una raccolta di testi pubblicati nella rubrica Maktub del quotidiano A Folha de Sao Paulo. Complicato? Un pò meno se considerate semplicemente che guerriero è chiunque sta lottando la sua personalissima battaglia, mentre la luce è sinonimo di verità, non quella assoluta, ma relativa, cioè di ciascuno.
Nella formazione del mio profilo esiste poi una sezione dedicata a tutte quelle cose che richiedono riquadri più grandi e un limite di caratteri. Ai fini comunicativi è giusto e corretto e non occorre una laurea per comprenderne la ragione: se scovi un blog e devi decidere se ti interessa, sbircerai il profilo e vorrai leggere un elenco breve e conciso di cose nella speranza che alcune di esse o tutte possano combaciare con le tue.
Nella sezione "interessi" non ho avuto grosse difficoltà: l'interesse è ciò che piace, il piacere è momentaneo, dunque gli interessi possono cambiare. Non definiscono nulla insomma, se non quella parte di te che in questo momento della tua vita permetti che si esprima.
Film, musica, libri. Ecco qualcosa che invece trovo ingiusto. Come faccio a separare con una virgola ogni elemento che andrò a inserire in ciascuno dei 3 riquadri rendendo comunque a ognuno di essi la propria porzione di importanza nella mia vita? Voglio dire, c'è stato un momento in cui il libro di algebra mi piaceva davvero un sacco e un altro in cui quello di storia del IV anno mi ha coinvolta intensamente. Ci sono letture e film e canzoni che raccontano di me ciò che le mie stesse parole possono solo lasciare bianco.
Presentazione. Limite max 1200 caratteri: nel tentativo di capire se potessero essere troppi o troppo pochi, mi sono affidata allo stereotipo per eccellenza dell'uomo, ossia la ricerca della felicità. Ecco cosa ha la presunzione di essere questo blog. Un documento in mezzo a centinaia e centinaia di altri documenti che offrono una visione soggettiva delle cose, cioè la mia testimonianza.
Sono Sofia, sono nata a maggio, vivo a Finale e testimonio la mia vita, nella speranza che essa un giorno convoli a nozze con la felicità.
Ci sono molteplici ragioni per cui un profilo conta, ma non è tutto.
Il profilo è solo un punto di vista.
Io vorrei donare tutta me stessa.