sabato 7 ottobre 2017

Fuori dalla bolla

 Dragon Ball è tornato in TV. 
Ogni tanto capita di girare canale all'ora di pranzo e sentire la nuova sigla terribilmente nasale tipica dei manga.
L'altro giorno mi sono soffermata un attimo a guardarlo: c'erano Goku con una voce improponibile, Bulma con un nuovo look da donna adulta, scienziata di fama, madre e moglie dell'uomo più bruto e al contempo fascinoso del mondo, quel gnoccolone di Vegeta e poi lui, il ragazzo del mistero, Trunks nella doppia versione presente e futuro.

Nella scena Trunks grande non ha potuto fare a meno di svelare la sua identità, lasciando di sgomento soprattutto se stesso versione bambino che ha potuto così conoscere il proprio io ma 15 anni più in là. L'uno aveva lo sguardo preoccupato, l'altro solo incredulo. 

Così, se aveste la possibilità di conversare con la versione ante o post di voi stessi, quale scegliereste?
Appare scontata come risposta che fare quattro chiacchiere con se stesso versione futuro sia conveniente per farci risparmiare energie, dolori e paturnie; scoprire quali nuove consapevolezze avremo assunto potrebbe tornare utile per accelerare i tempi quaggiù. 
Ma non sono così convinta, no. 

Se potessi scegliere, adesso, è con la bambina che sono stata che farei due chiacchiere. E capire cosa mi sono persa, a cosa non ho fatto attenzione, in quale preciso istante avrei dovuto rimanere più vigile o chiedere aiuto. E se fossi lì con lei, le suggerirei ogni risposta, tranne quelle che non conosco tuttora. Credo che insieme partiremmo per una caccia al tesoro, facendo tappa qua e là nei luoghi e nelle esperienze chiave, dove senz'altro, ho lasciato qualcosa. Non cambierei nulla, solo riavvolgere il nastro e guardare meglio.
Quello che non avevo finora considerato però è che esiste una terza possibilità: tra ciò che siamo stati e ciò che saremo non c'è una sostanziale distanza, nulla che esuli da ciò che comunque siamo. E' in noi che risiede qualunque risposta, nei segreti apparentemente ignoti e nelle timide aspirazioni, negli eventi che possono aver lasciato un segno e nelle scelte che potrebbero abbracciare un sogno.


"Se sei abbastanza coraggioso da lasciarti dietro tutto ciò che è familiare e confortevole, e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa ai vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esteriore che interiore; se sei veramente intenzionato a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio; se accetti tutti quelli che incontri, strada facendo, come insegnanti; e se sei preparato soprattutto ad accettare alcune realtà di te stesso veramente scomode, allora la verità non ti sarà preclusa."

Elizabeth Gilbert 
Mangia, prega ama




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